TRASFERIMENTI ERRATI: I SINDACATI CHIEDONO A SIGLE CONGIUNTE AL MIUR DI RIMEDIARE AGLI ERRORI E SALVAGUARDARE I DIRITTI. Clicca QUI per leggere il sunto dell’incontro

Nell’incontro tenutosi al Miur,  sono stati affrontati, quale informativa, gli esiti della mobilità straordinaria del primo ciclo.

L’Amministrazione era rappresentata ai massimi livelli dai capi dipartimento, Dott. Rosa De Pasquale e dalla dott.ssa Sabrina Bono, e dalla dott.ssa Maddalena Novelli, Direttore generale del personale della scuola e dal dott. Giuseppe Bonelli, della medesima direzione generale.

I rappresentanti dell’amministrazione hanno illustrato la complessità dell’operazione, sia in relazione al numero di domande che all’elevatissimo numero di preferenze esprimibili, oltre che alla novità di un maggior numero di fasi rispetto agli anni precedenti. Nella sostanza l’Amministrazione ha cercato di minimizzare, sulla base degli esposti fin qui pervenuti, la quantificazione degli errori effettivamente riscontrabili.

La delegazione SNALS-CONFSAL ha:

· sottolineato, ancora una volta, la gravità degli errori commessi dal sistema informativo, nelle fasi B1, C e D, con particolare riguardo alla mobilità relativa ai docenti di scuola primaria, per la quale il nostro sindacato ha già fornito all’Amministrazione una notevole casistica di errori, segnalati tempestivamente dalle nostre strutture provinciali, regionali e dai diretti interessati;

· evidenziato di aver riscontrato, in base ai dati pervenuti della scuola primaria, la maggiore percentuale di errori nella Fase C, relativa alla mobilità dei docenti neo-immessi in ruolo nell’a.s. 2015/2016, nella fase nazionale, da graduatorie ad esaurimento. In tale fase dei movimenti, in particolare, si è verificata una impropria assegnazione del personale agli ambiti, che ha calpestato i diritti degli interessati ed avrebbe dato, con priorità, il trasferimento soltanto in base all’ordine delle preferenze espresse, apparentemente assegnando le sedi a chi le ha chieste prima nell’ordine delle preferenze, indipendentemente dal fatto che vi fosse altro aspirante, dotato in molti casi di punteggi ben più elevati, trasferito d’ufficio spesso in sedi molto più lontane, e che avrebbe avuto il solo torto di non aver richiesto l’ambito assegnato al primo o tra i primi posti delle preferenze espresse;

· inoltre evidenziato la casistica, pur meno frequente, di immessi nei ruoli nell’a.s. 2014/2015 e/o precedenti, che hanno, in alcuni casi, richiesto trasferimento con precisa richiesta, di un solo ambito o di uno o più ambiti e, si sono visti assegnare d’ufficio un altro ambito non richiesto, sottolineando che per tale categoria il movimento interprovinciale poteva essere effettuato soltanto in base alle sedi richieste e non d’ufficio;

· illustrato, inoltre, con numerosi altri esempi concreti, le motivazioni di non rispondenza del movimento effettuato per la scuola primaria e, seppur apparentemente in minor numero, per la scuola secondaria di 1° grado al CCNI 8 aprile 2016 e alla relativa ordinanza ministeriale n. 241, di pari data;

·  affermato che, per ripristinare i diritti dei singoli, non vi è altra soluzione che il rifacimento totale di queste fasi delle operazioni, in modo da ripristinare la correttezza e la legittimità del movimentoe che il sindacato aveva già invitato i propri iscritti ad attivare, da subito, invii di reclami, diffide e accesso agli atti e, nel caso che il dal MIUR non avesse dato, in tempi molto brevi, precisi riscontri alle richieste effettuate, aveva consigliato ai propri iscritti di attivare la conseguente azione legale, al fine di ottenere la sede spettante in base al corretto movimento.