PENSIONI: ALLO STUDIO UNA PROPOSTA DELLE SEI FEDERAZIONI ADERENTI A CONFSAL – IL PARERE DEL SEGRETARIO GENERALE SNALS-CONFSAL, PROF.SSA ELVIRA SERAFINI

Trascriviamo le dichiarazioni rilasciate dal Segretario generale dello SNALS-Confsal, Elvira Serafini, tratte dall’articolo “PENSIONI, LEGGE BOCCIATA. Tra i punti d’intervento: quota 100 e minimi. Allo studio una proposta delle sei federazioni aderenti a Confsal”, di Maria Elena MARSICO, pubblicato da ITALIA OGGI in data odierna, che potrete leggere integralmente nella Rassegna stampa in area riservata: “«Un milione di firme!». Questo l’obiettivo che si sono dati i promotori della proposta di legge sulle pensioni, …. omissis…. È un disegno di legge di iniziativa popolare inerente alle pensioni, da presentare in parlamento, quello che viene proposto dai sindacati Snals Confsal (lavoratori della scuola), Fast Confsal (lavoratori dei trasporti), Fials Confsal (lavoratori della sanità), Fismic (lavoratori dell’industria e servizi), Fna Confsal (lavoratori dell’agricoltura) e Unsa Confsal (lavoratori delle funzioni centrali dello Stato). Questi rivendicano come il diritto di andare in pensione dopo una vita di lavoro e di contribuzione è stato ingiustamente colpito dalla legge Fornero e nonostante siano passati anni, la classe politica non ha dato ascolto né ai cittadini né alle rappresentanze sindacali, senza risolvere le criticità del meccanismo pensionistico italiano che allontana costantemente il traguardo pensionistico e abbassa la copertura dei rendimenti costringendo milioni di pensionati a ridimensionare il proprio stile di vita. …. omissis… A parere dello Snals per evitare un vero e proprio problema sociale diventa imprescindibile introdurre uno strumento di flessibilità nell’attuale sistema pensionistico, perseguendo nel contempo l’obiettivo sia di ripristinare la certezza nella possibilità di pensionamento e sia di restituire la serenità perduta a causa dello stravolgimento avvenuto nel sistema previdenziale. L’adozione della flessibilità in uscita per pensionamento, prosegue Elvira Serafini (Snals), «deve tener conto dell’età anagrafica e della contribuzione posseduta e andrebbe previsto, ai fini della maturazione del requisito di anzianità anagrafica delle lavoratrici madri, la valutazione doppia dei periodi di astensione dal lavoro per maternità e puerperio, per un periodo massimo di due anni, nonché per ciascun periodo di sospensione lavorativa di una contribuzione figurativa di base per la durata massima di sei mesi per ciascun evento, entro due anni dal parto». …omissis…”